2018
Box Modulare? Fu la prima EBrain… (Parte 1)
Non ricordo bene quando quel genio pensatore di Angelo mi disegnò lo schizzo di una box trasformabile, da BF a battery box, credo fosse il 2014. Credetemi all’epoca erano solo legno ed alluminio e pensare di realizzare “artigianalmente” un sistema di aggancio era da uscire matti. Occorreva una sistema produttivo che non opponesse limitazioni eccessive nella lavorazione meccanica.
La fresatura dal pieno non rappresentava la soluzione ideale, troppo complesse le forme e troppi sotto squadro per essere fattibile o almeno per come l’idea prendeva forma nella mia testa non era tale.
Decisi allora di ingegnerizzare il tutto senza pormi limiti tecnici dovuti alla tecnica di lavorazione, pensando di sfruttare la stampa 3D. Sono sincero, non conoscevo bene questa tecnologia, avevo giusto visto qualche oggettino stampato, ma ero deciso di tentare.
Passai in quell’estate le domeniche al mare con blocco di carta e matita, posto ideale per concentrarsi un attimo e far lavorare la testa. Dallo schizzo su carta al modello 3D passò qualche mese, quello che pensi in testa non sempre poi nella realtà, seppur virtuale, può essere realizzato. Risolti i vari intoppi arrivò il momento della prototipazione.
Insuccesso totale. La stampa FDM che pensavo di usare (stampanti a filamento per intenderci)non aveva la pulizia e la precisione che servivano. Discorso estetico a parte, anche meccanicamente non poteva andare. Provammo allora con l’SLS, la sinterizzazione laser, e lì mi si aprì un mondo.
Giusto qualche modifica ed era fatta.